domenica 24 gennaio 2010

Pronti a fare burdellu?

Comincio col giustificarmi per il nome. A spiegarlo perlomeno. Si, pare dovuto dato che molti rimarranno come minimo interdetti e si chiederanno com’è che non sono riuscita a pensare a niente di meglio.

Lasciate che vi dica che non c’è niente di meglio per descrivere il progetto che ho in mente, che è appunto un burdellu di dimensioni epiche. Perché creare uno spazio in cui parlare di tutta la musica siciliana non è cosa da poco. E non parlo dei soliti nomi noti, ma anche e soprattutto degli emergenti che però sono conosciuti nei peggiori pub delle province. Voglio che finalmente si dia spazio anche alla musica un po’ più di nicchia, quella ammucciata, che magari è solidamente impiantata nel suo spazio vitale ma che per forza di cose non è nota a tutti. Un burdellu in effetti.

Se poi si pensa a burdellu nella sua accezione di folla, di confusione e soprattutto di rumore direi che ci siamo. Perché in questo spazio virtuale prenderanno posto tutti quelli che non se ne stanno fermi e zitti in un angolo a contemplare il silenzio. Vi presenterò gente che maltratta chitarre, che picchia sulla grancassa, che accarezza i tasti gentilmente, che si sgola e che pizzica corde. Un burdellu di gente.

Non aspettatevi il solito magazine infarcito di critici improvvisati. Gente che ascolta due brani e pontifica non fa per me. E scordatevi pure il formalismo politicamente corretto. Scordate la forma e preparatevi al contenuto. Perché qui a parlare di musica sarà solo chi fa musica. In tutte le sue accezioni. Nei modi in cui meglio crede. Un collaborazionismo diffuso per strappare di mano le parole ai critici e darle ai cultori. Siano come siano, aspettatevi di tutto.

Pronti a fare burdellu?



2 commenti:

Iaia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
simo ha detto...

Wow, che presentazione!! E come si può ora non leggere tutto il resto?? Meglio tardi che mai, no? :D
Vai vanè!!