mercoledì 24 marzo 2010

Blackbirds#2 - WAINES















Qui si narra di folle acclamanti per palcoscenici troppo stretti, di chitarre ruggenti e tamburi squartati, di fiumi di birra e fumanti pizzette, e di tre ombre della notte, tre figure maleodoranti e sudate che si aggirano tra i borghi di Palermo.

La storia è più o meno questa.

Fabio Rizzo, Roberto Cammarata e Ferdinando Piccoli suonano insieme da poco più che adolescenti, da quando hanno scoperto che il blues, più che un genere, è il ritmo stesso che gli batte nelle vene. Suonano chitarre e batteria in quel gruppo che cavalca a colpi di hard e Southern-rock la scena musicale palermitana degli anni '90, gli storici Pastense, e che funge da banco di prova per un feeling musicale che cresce e via via li coinvolge sempre di più: genera un legame che riesce a far venire fuori il lato migliore di ognuno di loro.

Quando nel 2005, molti anni dopo quella prima esperienza, i nostri affezionati si ritrovano, fanno una scommessa: dar vita loro tre soltanto a un progetto nuovo, del tutto inedito, da riuscire ad 'esportare' con successo nei circuiti che contano. E' lì che nascono i WAINES, un nome venuto fuori per gioco, che sembra non voler dir nulla, ma che per il popolo delle pizzette notturne di Palermo equivale a un nome da 'numeri uno'.

Il trio si esprime in lingua anglofona; ha una formazione inconsueta - due chitarre e batteria -, qualche cover e tre brani inediti in mano (registrati in “Anatomy of a Barcode”, una Demo 'fatta in casa'): quanto basta, insomma, per riproporsi ad un nuovo pubblico.
L'effetto va anche al di là delle aspettative: la loro musica piace e la motivazione si fa sempre più forte, spinge ad ambizioni più alte, ad avvertire la necessità che un talento riconosciuto, approvato e incoraggiato debba emergere: nel 2007 i WAINES superano le selezioni regionali di Italia Wave e creano l'EP “A Controversial Earl Playing”, il loro primo prodotto discografico che, per quanto 'polemico', permette di farli conoscere e apprezzare in tutta Italia.

Nel 2008, dopo un anno di tour promozionali ed esibizioni premiate e acclamate in numerosi festival e concorsi, i WAINES decidono che i tempi sono ormai maturi per un Long Playing: nei sotterranei della città lavorano duro per dar vita a STU, disco autoprodotto e distribuito dalla neonata etichetta di Fabio, la 800A Records, e definitivamente registrato a Catania, presso il The Cave Studio di Daniele Grasso, già promosso a pieni voti per “A Controversial Earl Playing”.

STU incarna il primo reale punto di svolta per il trio palermitano. Come secondo figlio dei WAINES, racchiude in sé il successo ottenuto (4 i brani già presenti nel precedente EP) ma anche i colpi di scena necessari per ottenerne del nuovo, per ingrandire la cerchia del pubblico adepto, attraverso un linguaggio semplice e mai banale, estremamente, fisicamente coinvolgente, e soprattutto attraverso una dote rara nella musica inedita odierna: quella del saper osare, rinnovarsi continuamente e stupire con sempre nuovi effetti speciali.

STU ci presenta in un ventaglio variopinto il blues e molte delle sue contaminazioni: I'm Northbound, Babe è un treno Country blues lanciato a velocità con sbuffi di punk rock (la metafora non è casuale: grazie all'effetto slide sembra davvero di sentire l'attrito della locomotiva sui binari!), Again è un blues lento che esplode progressivamente verso l'ibrido strumentale Ready to Taxi, uno scivoloso rock'n'roll con inserti Delta blues.

Lo sguardo altezzoso e beffardo del cammello in copertina ci introduce all'ascolto del cd con un certo accento provocatorio. E, in effetti, la scelta è azzeccatissima perché tutto quello che si ascolta è intriso di ironia sia sul piano verbale (i testi: quello di Server è emblematico) sia, cosa ancora più difficile, su quello musicale: riff scanzonati alle chitarre (autentici sproloqui in Let me be) e mini motivetti nascosti (Have you heard the news? ...come non pensare alle follie di Jon Spencer insieme ai Blues Explosion!), servono a smorzare la serietà di una travolgente potenza sonora e un'indiscutibile bravura tecnica (l'hard rock alla AC/DC di Wooooo), retaggio dell'annosa esperienza artistica di cui prima parlavamo.

Insomma, anche se i WAINES si dichiaravano ben lungi dal voler diventare dei divi da adorazione, adesso pare proprio che questo stia accadendo. Le loro pagine su Facebook e MySpace traboccano di fans, i loro tour italiani ed europei sono sempre più affollati, e questo primo disco, presentato nel gennaio del 2009, è già stato distribuito in agosto dalla ZYX in Germania e a settembre dalla Goodfellas in Italia. Per non parlare del successo aggiunto dalla realizzazione del videoclip del loro singolo, Let me be, girato dall'amico Corrado Fortuna (un altro talento emigrato da Palermo) e vincitore al MEI del Premio Italiano Videoclip Indipendente per la miglior regia.

Il fenomeno WAINES colpisce, scuote gli animi e stupisce per la sua esplosività; ma soprattutto cresce sempre di più. Al momento i tre amici continuano a dare anima e corpo al loro progetto, girando l'Europa in lungo e in largo e pensando già al prossimo album. Chissà se il segreto di tanta grinta non sia da ricercarsi proprio nel saper rimanere coi piedi per terra nonostante tutto, nella fiera consapevolezza di essere riusciti ad arrivare molto in alto scommettendo soltanto sulle proprie capacità, investendo tutto sulle proprie forze.


InfoWAINES

Sito ufficiale:

http://www.3waines.org/


Su MySpace Music:

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Tracce

01. Flow river flow
02. Wooooo
03. Let me be
04. Have you heard the news?
05. Server
06. Again
07. Ready to taxi
08. I'm northbound, babe
09. NY Excuse
10. Red cross store
11. Stu
Elisabetta Ragusa

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