giovedì 20 maggio 2010

Alchera - Discarica di sogni




Ci vuole una massiccia dose di poesia per trasformare il petrolchimico di Augusta, con tutti i suoi veleni, in una canzone dalle atmosfere eteree. Ci sono riusciti gli Alchera, band siciliana dal sound dei cieli grigi torinesi degni dei Subsonica. “Discarica di sogni”, il loro terzo album, stride con la solarità isolana mostrando la faccia malinconica e trasecolata di una Sicilia sempre sul punto di fuga.



Si tratta dell’album destinato a chiudere la trilogia della passione connessa alle fasi del cuore cominciata con “Manipolazione” in cui il cuore è un interruttore privo di emozioni stabili. E’ poi la volta di “Acardia” che è il desiderio di liberarsi del cuore visto come inutile surplus. In “Discarica di sogni" il cuore viene strappato dal corpo e dato in pasto ad una donna in un improbabile quanto sadico banchetto.

Un disco atmosferico, che fa pensare al post-rock di Mogwai, dei milanesi Juda e dei Sigur Ros (in Vestirti di me) piuttosto che all’elettronica delle nuove leve del synth siciliano riscontrabile forse veramente solo in Electrowest, la traccia strumentale dell’album.

Un album malinconico e tagliente come un amante tradito, che si lascia andare a tratti alla rabbia impotente (L’impossibilità) per poi cadere in una nenia a cui è affidato il compito di consolazione e rassegnazione (Come cera). Del resto l’album si apre la volontà di autolesionismo sentimentale (Livido) e un’affermazione di rivalsa amorosa (“Non cercarmi adesso perché io non ci sarò fra i tuoi errori migliori” – Da dietro il vetro). Ad arricchire il quadro la perfetta cover de “La canzone dell’amore perduto” di De Andrè che neanche Battiato era riuscito a proporre con un equilibrio così perfetto di rabbia e dolore.

Un disco sospeso fra desiderio, peccato e ricerca di consolazione. Grigio ma non disperato, macchiato di malinconia “Discarica di sogni” si può (di)scaricare gratuitamente sul sito ufficiale della band all’indirizzo http://www.alcheramusic.com/

Per ulteriori informazioni sulla band

Line up
Alessio: voce e sintetizzatore
Barabba: basso e farfisa
Sergino: batteria
Kiodo: chitarra
Sergio dei Sergi: Synth & elettroniche.

Tracklist
1. Livido
2. Da dietro il vetro
3. Semplicemente
4. Come cera
5. La canzone dell’amore perduto
6. Quindici agosto
7. Electrowest (solo strumentale)
8. L’impossibilità
9. Vestirti di me
10. Tramonto petrolchimico


Vanessa Castronovo

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie di cuore
alcherosissimi saluti
kiodo