
Trip hop, punk e una hit anni ’80… cosa?? WOT!
È proprio così che nel 2000 nasce la band catanese: dalla volontà di Nello, che veniva da un’esperienza trip hop, e di Ivo che viveva del punk rock dei Green Day e degli Offspring. Più tardi si aggiunsero i due Mick: little Mick attraverso un’inserzione sul giornale, big Mick perché cercava se stesso dopo l’esperienza di Sanremo con gli Archinuè. Per il nome siaffidarono alla hit anni ’80 di Captain Sensible, adottando l’americanismo WOT come nome per la propria band.
“E’ vero che cominciare con una domanda in fronte non ci si annoia mai – mi dice big Mick, al secolo Michele Musarra, bassista della band -. In fondo c’è sempre qualcosa da chiedersi. Al momento ad esempio ci chiediamo come ne verremo fuori da questo imperante nulla. Abbiamo assunto tutti ruoli produttivi dall'inizio del nostro viaggio, dal costruirci gli strumenti, al pubblicizzare, missare e produrre un album. Ci abbiamo sempre messo molto istinto, molto gusto e poche regole – continua Michele -. Anzi, se c’è una regola che non ci è mai mancata è quella di divertirsi non prendendosi troppo sul serio. E’ questo che ti salva quando sei sotto contratto da due anni e non si muove nulla, altrimenti si innescano quei processi di ricerca del colpevole che spesso portano all'implosione”.
E tutta la filosofia costruttiva dei Wot è contenuta nel titolo del loro album “Handyman”, l’uomo tuttofare sintetizzato magistralmente dalla foto di copertina: un vecchio bedford adibito al trasporto dei cavalli modificato artigianalmente in modo che gli animali potessero entrare ed uscire agevolmente. Geniale.
Un disco molto solare ed estivo Handyman, fintamente scanzonato, che fa pensare molto alle atmosfere da Orange County californiane, se pure con molti riferimenti alla scena britannica. Ma gli Wot sono una band da live, che nel disco perdono un po’ della carica straordinaria di energia che riescono a mettere sul palco. “E’ vero – ammette Michele – il disco continuava a non piacermi perchè alla fine sapeva troppo da studio. Penso che nel booklet del prossimo disco aggiungeremo una pagina con strisce di efedrina da leccare mentre si ascoltano le canzoni. Ma non è questo l’insegnamento che vogliamo dare ai giovani, piuttosto direi che fra Tremonti e la Bonino ci sono gli Wot, bisogna approfittarne. Difficilmente ci vedrete al governo, ma possiamo anche essere istituzionali”.
Cantano in inglese gli Wot, ma ascoltano tantissima musica italiana, da Bobby Solo ai Baustelle (per rimanere solo alla “B”). Forse un rischio in nell’era del ritorno del cantautorato italiano. “Noi nasciamo così – mi spiega Michele - . Ivo, il cantante, ha trovato nell’inglese il modo perfetto per potersi esprimere. Prove tecniche di trasmissione sono state fatte anche in italiano, anche con un paio di penne autorevoli dietro ai testi, ma il risultato non ci somigliava affatto. Come del resto noi non siamo predicatori di sciagure imminenti o di rapporti complessi senza via d’uscita. E’ un concetto espresso in Better than Tomorrow: se chiedi a un anziano come sta ti risponde ‘Peggio di ieri ma meglio di domani’, che è di un ottimismo assoluto”.
A somigliargli sono invece le storie degli altri, storie vere di gente straordinariamente normale, della cui semplicità gli Wot hanno fatto l’incisivo che cercavano. “Abbiamo un che di geografico con queste storie – mi spiega big Mick –, dove sono loro siamo noi. The same dress from ’69 è la dolcissima e tristissima storia di una donna che vide partire il suo promesso sposo per una guerra. Lei è ancora lì che lo aspetta con lo stesso vestito e riempie tutto ciò che può riempire scrivendo carte, quaderni, tavoli, fogli, manifesti… lei scrive del suo amore, dappertutto. Maria esiste e questo brano è per lei. Come del resto esistono Kutska e Gina e il suo cane e Mr Wanna Gold e Mr Watermelon Coco che però si possono ascoltare nel prossimo album – anticipa Michele -, ma anche nei nostri live che è il modo migliore che conosciamo per rodare i nostri nuovi lavori. In studio devono avere lo smell del concerto addosso, il che è un approccio che molti hanno perso. Per quanto ci riguarda invece è sempre il pubblico a decidere, l’unico problema è trovare posti in cui suonare”.
Contatti
http://www.myspace.com/wotmusic
LINE UP
BI4O: guitar
Lil Mick: drums
Ivo: vocals & guitar
Big Mick: bass
Lucio: Keyboards
Tracklist

01. Better than tomorrow
02. M.E.
03. Summer time
04. My thoughts
05. Sniper
06. Kustka
07. Breaking my crutches
08. Riding a bug on the moon
09. The same dress from ‘69
10. Reprise
11. Gina
12. Seven
Vanessa Castronovo
Nessun commento:
Posta un commento